Seneca e la gestione del tempo nello studio legale

Mirco Minardi

Seneca, Lettere a Lucilio.

“Comportati così, Lucilio mio, rivendica il tuo diritto su te stesso e il tempo che fino ad oggi ti veniva portato via o carpito o andava perduto raccoglilo e fanne tesoro.

Convinciti che è proprio così, come ti scrivo: certi momenti ci vengono portati via, altri sottratti e altri ancora si perdono nel vento.

Ma la cosa più vergognosa è perder tempo per negligenza. Pensaci bene: della nostra esistenza buona parte si dilegua nel fare il male, la maggior parte nel non far niente e tutta quanta nell’agire diversamente dal dovuto.

2 Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo, e alla sua giornata, che capisca di morire ogni giorno? Ecco il nostro errore: vediamo la morte davanti a noi e invece gran parte di essa è già alle nostre spalle: appartiene alla morte la vita passata. Dunque, Lucilio caro, fai quel che mi scrivi: metti a frutto ogni minuto; sarai meno schiavo del futuro, se ti impadronirai del presente. Tra un rinvio e l’altro la vita se ne va.

3 Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro. La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene. Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l’unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire”.

Peccato che tra i tanti che hanno scritto sulla gestione del tempo, nessuno, a quanto mi consta, si sia ricordato delle parole di Seneca.

Già 2000 anni fa, Seneca poneva le basi per una corretta ed intelligente gestione del tempo.

Il tempo è il bene più prezioso che abbiamo, anche perché è deperibile e non immagazzinabile, eppure ad esso spesso non si dà il giusto valore.

Come dice Seneca molto del tempo viene sprecato per nostra negligenza; oppure permettiamo che altri sottraggano impunemente il nostro tempo. Pensiamoci.

  • Quante telefonate moleste riceviamo ogni giorno?
  • Quanto tempo dedichiamo a cose di poca importanza, che invece dovremmo delegare ad altri?
  • Quanto tempo perdiamo facendo cose inutili (navigando per ore in internet, guardando programmi televisivi insulsi).
  • Quante interruzioni permettiamo mentre stiamo facendo qualcosa di importante?
  • Quanto tempo passiamo a risolvere problemi che non ci competono?
  • Quanto tempo sprechiamo nel commentare situazioni che sfuggono al nostro controllo?

Secondo alcune ricerche, la maggior parte delle persone perde molte ore della giornata in attività prive di significato e la percentuale aumenta per i professionisti, i quali hanno la possibilità di programmare il loro tempo.

Senza un datore di lavoro pressante, infatti, è facile perdersi nelle distrazioni, magari per evitare di mettere le mani su quella pratica che solo a guardarla ci fa venire il mal di stomaco.

Altri studi dicono che persa la concentrazione (a causa di una telefonata, un sms, una e-mail) occorrono 15 minuti per rientrare in quello stato.

Ecco allora alcuni consigli preziosi:

  • quando stai facendo un atto non permettere distrazioni ed interruzioni;
  • non fare cose di poca importanza;
  • delega tutto ciò che puoi delegare;
  • anticipa i problemi (ricorda: la persona intelligente risolve i problemi; la persona saggia li previene);
  • programma un periodo di tempo nell’arco della giornata in cui nessuno può disturbarti e dedicalo a cose impegnative ed importanti;
  • tieni alla larga i mangiatori di tempo;
  • individua nell’arco della giornata i momenti in cui sei più produttivo e dedicali a cose importanti;
  • fai in modo che almeno due ore al giorno sia impossibile raggiungerti al telefono o via internet;
  • previeni i problemi;
  • anticipa le scadenze e riduci le urgenze;
  • impara a dire di no;
  • non controllare continuamente la posta elettronica;
  • non cedere all’impulso di rispondere immediatamente ad una e-mail anche se non è importante;
  • guardati dagli SMS che ti distraggono mentre stai facendo una ricerca o scrivendo un atto;
  • previeni la stanchezza; quando non ne puoi più cambia la tua fisiologia, respira, alzati dalla sedia, fai qualche stiramento.

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Mirco Minardi

Avvocato, blogger, relatore in convegni e seminari. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate cartacee e delle seguenti monografie: Le insidie e i trabocchetti della fase di trattazione del processo civile di cognizione. Manuale di sopravvivenza per l’avvocato, Lexform Editore, 2009; Le trappole nel processo civile, 2010, Giuffrè; L’onere di contestazione nel processo civile, Lexform Editore, 2010; L’appello civile. Vademecum, 2011, Giuffrè; Gli strumenti per contestare la ctu, Giuffrè, 2013; Come affrontare il ricorso per cassazione civile, www.youcanprint.it, 2020.




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