Chi sono

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Benvenuto su Lexform.it, l’unico blog dedicato al ricorso per cassazione civile.

Mi chiamo Mirco Minardi e sono un avvocato cassazionista a tempo pieno, nel senso che mi occupo ormai quasi esclusivamente di ricorsi per cassazione in materia civile, del lavoro e tributaria.

Non solo per i miei clienti, ma soprattutto per i tanti Colleghi che per la prima volta si trovano a dover affrontare il più difficile atto che il processo civile conosca. Nulla è infatti insidioso e complesso come il ricorso per cassazione civile.

Mi piace poter insegnare come scrivere un ricorso senza incorrere in una pronuncia di inammissibilità o improcedibilità.

Dopo anni passati a pubblicare post su ogni aspetto del ricorso per cassazione civile, nel 2020 ho deciso di raccogliere le mie conoscenze in un e-book dal titolo significativo “Come affrontare il ricorso per cassazione civile“, la prima e unica vera guida pratica al ricorso per cassazione, in cui spiego passo per passo tutto ciò che è necessario sapere. Lo puoi trovare qui.

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Buona Navigazione!

Mirco Minardi

15 commenti:

  1. Domenico giordano

    Grande Mirco, ottimo sito anche io sono appassionato di PNL.

  2. Maristella

    Preg.mo Collega Minardi, seguo il Suo portale con stima e apprezzamento, tanto che tempo fa ho acquistato alcune Sue pubblicazioni. Desideravo chiedere il Suo parere su una questione un po controversa che mi sta aggrovigliando il cervello. Soccombenti in primo grado in una causa di separazione giudiziale dove eravamo convenuti avanti il Tribunale di Milano nel 2010, abbiamo proposto appello per l’annullamento solo di alcuni capi (addebito e affido del figlio ai s.s.). Purtroppo ci è sfuggito di impugnare un punto ( tra l’altro scritto molto male dal giudice): quello relativo alla ripartizione al 50% delle spese di viaggio affrontate dal padre per andare a trovare il figlio, collocato presso la madre, nostra cliente. Nonostante ciò, il collegio di appello ha espressamente confermato tale punto. Posso pertanto, alla luce di tale menzione nella sentenza di appello, impugnare per Cassazione ( preciso che la sentenza di appello non è definitva) o proporre reclamo?
    La ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi e ancora complimenti per lexform, è fonte di interessanti ed importanti spunti di riflessione per me e molti colleghi amici!!!
    Cordialmente Maristella Petronzi.

  3. Gennaro

    raccomandata a.r. contenente presumibilmente la messa in mora per pagamento di debito viene spedita dal creditore al debitore. La lettera viene data dal postino al fratello del destinatario ( che abita in altra via) non convivente fuori dal domicilio e per le strade del paese ) che accetta e firma.
    il fratello si dimentica di dare la busta al destinatario debitore, in quanto la ha smarrita come risulta da denuncia ai cc..
    ai sensi dell’art. 1335 cc. (presunzione di conoscenza) può il destinatario debitore dare la prova di non avere avuto senza sua colpa, notizia della presumibile messa in mora, citando il teste per deporre davanti al giudice relativamente alla mancata consegna e alla denuncia di smarrimento. Detta prova testimoniale può vincere la presunzione di cui all’art. 1335 c.c., e rendere inefficace la presunta interruzione del termine prescrizionale dell’atto spedito e mai recapitato dal debitore.
    ringraziandoti anticipatamente per la tua sempre dimostrata disponibilità nonché della apprezzata professionalità, chiedo un tuo parere in merito al quesito. Avv. Gennaro PUGLIESE

  4. Mirco Minardi

    @gennaro: dubito del fatto che si sia verificato l’effetto interruttivo e credo che la prova testimoniale dovrebbe essere ammessa

  5. Salvatore

    Sono un CTU, e avrei il seguente quesito da sottoporvi:
    l’avvocato di parte attrice vorrebbe anticiparmi il fondo spese con un proprio assegno circolare, in quanto il suo cliente non ha al momento disponibilità di denaro.
    Vorrei sapere se tale forma di pagamento é legalmente fattibile.

  6. Mike.0667@libero.it

    Sono un vincitore in appello di una causa di lavoro contro Poste italiane, dopo aver perso in primo grado. Vorrei sapere quanto tempo ha il datore di lavoro per impugnare la sentrenza d’appello: sei mesi considerando che la causa d’appello è iniziata nel 2012 oppure un anno se invece si considera la data d’inizio del processo dal primo grado ,quindi 2005 ?

  7. Laura

    Gentile Avvocato Minardi, ho appena letto tra i vari commenti del Suo manuale di “sopravvivenza per gli avvocati”, vorrei poterlo consultare e chiedo di avere indicazioni per acquistarlo.
    Approfitto anche per chiederLe un parere: “ ho promosso innanzi al GdP giudizio di risarcimento danni auto per sinistro stradale ed ho depositato copia delle foto dell’auto danneggiata prive di data.
    Controparte mi ha contestato la mancanza di qualsiasi riferimento temporale .
    Chiedo se posso depositare in giudizio gli originali delle foto anche se è maturata la preclusione , sostenendo che non si tratta di documentazione nuova e che non muta il thema probandi.
    Cordialità

  8. Chiara

    Preg.mo avvocato,
    nel decreto di liquidazione del ctu per la prestazione resa in una causa per accertamento tecnico preventivo il Giudice ha posto le spese a carico di parte ricorrente.
    Il ricorrente non ha provveduto al pagamento e verosimilmente non è solvibile.
    Ritiene che possa procedere richiedendo un decreto ingiuntivo nei confronti delle altre due parti in causa (resistente e terzo chiamato) obbligate in solido ed agire nei di loro confronti senza avere prima azionato il titolo (decreto di liquidazione)?
    La ringrazio anticipatamente per il tempo che Vorrà dedicarmi.
    Chiara

  9. Mirco Minardi

    @Chiara: la questione non è pacifica, ma appare maggioritaria la giurisprudenza che afferma che il titolo vale nei confronti di tutte le parti, senza necessità di chiedere un decreto ingiuntivo

  10. Laura

    Egregio Collega,
    ho scoperto il Suo portale proprio mentre cercavo di capire, nel mio caso, se il titolo esecutivo è rappresentato dalla sentenza di primo grado oppure dalla sentenza di appello.
    Premetto che la cancellaria della C.A. non ha rilasciato la formula esecutiva perché nella sentenza di appello non c’è condanna.
    La sentenza di primo grado ha condannato al pagamento di una somma a titolo di risarcimento danni e la sentenza di secondo grado ha confermato la sentenza del tribunale , compensando tra le parti le spese di secondo grado.
    Per non rischiare opposizione, vorrei chiederLe se va bene notificare al debitore soltanto la sentenza del tribunale con l’apposizione della formula esecutiva e la sentenza di appello in copia conforme.
    Cordialità Laura

  11. Marco

    Gen.mo avvocato Minardi…ho vinto primo grado e appello contro il ministero per risarcimento danni da trasfusioni. Purtroppo il ministero ha fatto ricors0o in cassazione. Vorrei sapere (a grandi linee) quanto ci vorrà per avere la sentenza? Mi hanno detto che ultimemante in 3 anni ci si arriva. Inoltre mi hanno detto che su queste cause la cassazione sta usando molto il filtro, e di solito, dopo 2 gradi di giudizio, il filtro rileva l’inammissibilità…visto che appare anche chiara l’intenzione di allungare i tempi.
    Vorrei un suop parere se possibile.
    La ringrazio …cordiali sdaluti.