Avv. Mirco Minardi www.mircominardi.it Gli effetti (dirompenti) della sentenza delle S.U. n. 13533/2001 cominciano a farsi sentire. E’ noto che con quella storica sentenza si è stabilito che: il creditore, sia che agisca per l’adempimento, per la risoluzione o per il risarcimento del danno, deve dare la prova della fonte negoziale o legale del suo… Continua la lettura »
Categoria Appalto
Appalto: se il mancato pagamento di una parte dell’opera possa giustificare la risoluzione del contratto.
Nel caso che vi sottopongo l’appaltatore ha agito per chiedere la risoluzione del contratto a causa del mancato pagamento di alcune opere. Si tratta di una strategia difensiva che non condivido: per quale ragione risolvere il contratto? Non è forse meglio chiedere la condanna al pagamento della somma residua? Il Tribunale, vista la domanda dell’attore-appaltatore,… Continua la lettura »
Appalto: l’incompatibilità delle domande di risoluzione e adempimento formulate congiuntamente.
Un appaltatore conviene in giudizio il committente e rassegna le seguenti conclusioni: “(a) dichiarare risolto il contratto d’appalto con il committente, in quanto trascorso inutilmente il termine indicato nell’atto di diffida stragiudiziale ex art. 1454 c.c. e, comunque, dichiarare il recesso ai sensi dell’art. 1660 c.c., atteso che le variazioni apportate dalla parte attrice, in… Continua la lettura »
Appalto: facciamo un breve riassunto
Abbiamo fatto un focus su alcune problematiche relative alle domande giudiziali nelle cause in materia di appalto. Dopo aver esaminato alcune interessanti pronunce, facciamo un breve e schematico riassunto. Anzitutto, l’avvocato del committente è tenuto ad accertare ed inquadrare il tipo di inadempimento dell’appaltatore: a) l’appaltatore non ha iniziato l’opera; b) l’appaltatore ha iniziato l’opera… Continua la lettura »
Appalto: i meccanismi per ottenere la risoluzione del contratto
Ancora un altro esempio di quanto sia delicata la formulazione della domanda. Nel caso che vi sottopongo il giudice si è visto costretto a rigettarla nonostante fosse stato accertato l’inadempimento dell’appaltatore convenuto. Il difensore di un condominio esponeva che: -) il proprio cliente aveva commissionato al convenuto l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’immobile condominiale; -)… Continua la lettura »
Appalto: i rapporti tra azione di risoluzione ex art. 1453 c.c. e azione di risoluzione ex art. 1668 c.c.
Nel contratto di appalto il committente ha certamente la possibilità di esperire l’azione ex art. 1453 c.c., ovvero la normale azione di inadempimento; tuttavia l’inadempimento deve fondarsi su fatti diversi dalla presenza di vizi e/o difetti; ad esempio, l’appaltatore ha iniziato l’opera ma successivamente ha abbandonato il cantiere.
Appalto: come contro argomentare sulla richiesta congiunta del committente di risoluzione e di eliminazione dei vizi
Dalla risoluzione di un contratto di appalto scaturiscono – come noto – effetti (a) liberatori, (b) restitutori e (c) risarcitori. Gli effetti liberatori non abbisognano di pronuncia giudiziale, discendendo direttamente dalla legge, una volta che sia stata dichiarata la risoluzione del contratto. Per quanto attiene agli effetti restitutori, spetta al committente che ha ottenuto la risoluzione, purché ne… Continua la lettura »
Risoluzione del contratto di appalto: come motivare la scarsità dell’inadempimento.
C’è sempre molto da imparare dalle sentenze di merito, specie da quelle scritte da grandi magistrati. Ecco un esempio tratto da una sentenza del Tribunale di Roma. Ancora un volta la strategia difensiva si è rivelata non del tutto corretta. Come ho scritto nel mio manuale sulle insidie e i trabocchetti del processo, dobbiamo prestare… Continua la lettura »
Appalto: chi risponde dei danni provocati a terzi in esecuzione dell’appalto, l’appaltatore o il committente?
Capita assai spesso che nell’esecuzione dei lavori, l’appaltatore provochi danni a terzi. Ad esempio, un operaio fa cadere del materiale sopra un’automobile parcheggiata in strada, danneggiandola. In questi casi, chi risponde dei danni? (a) Il committente, (b) l’appaltatore o (c) entrambi in solido? La Corte di Cassazione (sent. n. 10588/08) ha ribadito il principio secondo… Continua la lettura »
Il bagno da rifare, ovvero il concorso dell’azione di riduzione del prezzo e di eliminazione dei vizi nel contratto di appalto.
I coniugi Rossi decidono di rifare il bagno della loro abitazione e commissionano i lavori alla ditta Alfa. Il costo complessivo dell’appalto è di 10.000,00 euro, ma i coniugi sono scontenti del lavoro, in quanto le mattonelle presentano vizi e difetti; per tale ragione versano all’appaltatore la minore somma di 3.500,00. Pertanto, convengono in giudizio… Continua la lettura »
Sfoglia per categoria
Home |
Redazione |
Mission |
Contatti |
Privacy Policy
Ultimi commenti