Articoli di Mirco Minardi

Parere di fattibilità ricorso per cassazione. Contratti bancari.

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La Corte d’Appello di Ancona ha riformato la sentenza del Tribunale della stessa città che aveva revocato il decreto ingiuntivo chiesto dalla BANCA’-QUALSIASI di CITTA’-QUALSIASI, condannando gli opponenti COGNOME Piero e COGNOME Giuseppe a pagare all’opposta in solido la minor somma di € 182.284,55, a fronte dell’importo azionato in via monitoria di € 252.254,55, di… Continua la lettura »

Parere fattibilità ricorso per cassazione. Risoluzione contratti di compravendita

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Il presente parere è volto ad accertare l’esistenza di vizi denunciabili in Cassazione nella sentenza n. ….., emessa dalla Corte d’appello di Ancona. Il giudice di secondo grado ha confermato la sentenza resa dal Tribunale di Pesaro che aveva rigettato la domanda di risoluzione di più contratti di compravendita, stipulati dalla NOME-FANTASIA, per grave inadempimento… Continua la lettura »

Controricorso con impugnazione incidentale ed esposizione sommaria dei fatti

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La Corte di Cassazione (Cass. 5402/2024) ha dichiarato l’inammissibilità del controricorso contenente un’impugnazione incidentale essendo privo della “esposizione sommaria dei fatti della causa” di cui all’art. 366 c.p.c., n. 3, requisito che è posto, nell’ambito del modello legale del ricorso in funzione del sindacato che la Corte di cassazione è chiamata ad esercitare e, quindi,… Continua la lettura »

Riforma Cartabia: sorti del controricorso depositato in forma cartacea

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L’art. 196-quater disp. att. c.p.c., introdotto dal D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, art. 35, comma 2, siccome modificato dalla L. 29 dicembre 2022, n. 197, impone il deposito degli atti processuali “esclusivamente con modalità telematiche”. La norma contempla una sola eccezione (ultima parte del predetto comma), circoscritta tassativamente al solo caso in cui “Il… Continua la lettura »

Proposta di definizione anticipata ex art. 380bis c.p.c. in caso di litisconsorzio necessario e condanna ex art. 96 terzo e quarto comma.

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Cosa accade se a fronte della proposta di definizione anticipata ex art. 380 bis c.p.c. solo uno dei litisconsorti presenti l’istanza di decisione? La questione è stata risolta da Cass. 28219/2023, la quale ha osservato quanto segue. Ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c., comma 3, alla definizione del giudizio “in conformità alla proposta” consegue l’”applicazione” dell’art…. Continua la lettura »

Cancellazione della società e interruzione del giudizio: chi può farla valere?

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Una banca, soccombente in primo e secondo grado, ricorre in Cassazione lamentando, tra l’altro, il fatto che non fosse stata dichiarata l’interruzione del giudizio, nonostante la società attrice-appellata si fosse cancellata dal registro delle imprese prima della sua costituzione in appello. Ha osservato la Corte di Cassazione (Cass. 5433/2024) che l’art. 299 c.p.c. è una… Continua la lettura »

Omessa pronuncia su una istanza di rimessione in termini: è vizio del procedimento (art. 112 c.p.c. in relazione all’art. 360 n. 4) c.p.c.)

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Nel caso deciso da Cass. 4667/2024 l’appellante aveva chiesto di essere rimesso nei termini dopo che il primo deposito dell’atto di appello non era andato a buon fine. La Corte d’appello, però, ha dichiarato l’improcedibilità del primo appello e l’inammissibilità del secondo, senza pronunciarsi sull’istanza di rimessione in termini che era stata formulata dopo dieci… Continua la lettura »

Appello incidentale subordinato all’accoglimento dell’appello principale: se quest’ultimo viene accolto il giudice non è tenuto ad esaminare quello incidentale.

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In Cass. 3051/2024, con l’unico mezzo del ricorso incidentale, il controricorrente rilevava la nullità della sentenza per omessa pronuncia sull’appello incidentale spiegato dal Condominio, volto ad ottenere una più elevata liquidazione del pregiudizio patito e il riconoscimento delle spese legali afferenti al procedimento di accertamento tecnico preventivo anteriore al giudizio ordinario. Ha osservato la Corte… Continua la lettura »

L’art. 393 c.p.c., questo sconosciuto

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C’è una norma nel codice di rito che di tanto in tanto fa piangere avvocati – che dimenticano il suo contenuto – e di riflesso le parti. Si tratta dell’art. 393 c.p.c., il quale stabilisce che la mancata riassunzione o l’estinzione del giudizio di rinvio estingue l’intero processo. In pratica tutte le sentenze non passate… Continua la lettura »