Vi propongo la lettura di un breve ma interessantissimo e chiarissimo saggio sul pensiero di J. M Keynes che, per chi non lo sapesse, è considerato uno dei più grandi economisti di tutti i tempi.
E’ oggi dominante in Italia (sopratutto tra i politici e i mezzi di informazione più diffusi) la tesi che questa crisi sia addebitabile a questi fattori:
- debito pubblico;
- pressione fiscale;
- evasione fiscale.
Pertanto (secondo questa visione), l’Italia uscirà dalla crisi quando abbatterà il proprio debito pubblico; saprà ridurre la pressione fiscale e combattere l’evasione fiscale. In quel momento, come per magia, la locomotiva riprenderà a correre. In realtà, è sotto gli occhi di tutti che questa crisi nasce da uno shock finanziario (a partire dai famigerati mutui subprime) che ha travolto l’economia reale e non viceversa.
Ma come si abbatte il debito pubblico? Attualmente è imperante la visione liberista: occorre dismettere il patrimonio pubblico e ridurre la spesa. Su questo e in particolare sul tipo di spesa da ridurre, non tutti i partiti sono d’accordo.
Tuttavia, sono ormai tantissimi gli economisti che denunciano l’incapacità dell’EURO di rispondere alle esigenze del nostro (e di altri) Paesi (del sud Europa), ma di questo riparleremo in altra occasione.
Vi propongo intanto la lettura di questo breve saggio che offre una diversa chiave di lettura.
Ecco l’articolo su J.M. Keynes.
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