Ricorso per cassazione, terzo step: l’esame del provvedimento

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Dopo aver verificato la ricorribilità in cassazione e la scadenza del termine devi esaminare attentamente la decisione da impugnare.

Ti consiglio di leggerla e rileggerla.

Devi individuare tutte le rationes decidendi. Questo è un aspetto fondamentale. Ti faccio un esempio. Il giudice di merito ha rigettato la domanda per mancanza di colpa e di prova del nesso causale. Si tratta di due rationes decidendi autonome che tu dovrai impugnare. Se anche una fosse manifestamente fondata, la mancata censura della seconda determinerebbe l’inammissibilità del ricorso.

Fatto questo devi individuare i sillogismi utilizzati dal giudice. Fai attenzione perchè molto spesso le sentenze presentano entimemi. L’entimema è un sillogismo in cui manca o la premessa maggiore o la premessa minore. Di solito, in quello giudiziario manca la premessa maggiore, cioè la norma.

Ti faccio un esempio. Il giudice scrive: “La notifica è nulla in quanto il messaggio pec è stato inviato senza l’allegazione della procura“. Questa motivazione dà per presupposta l’esistenza di una norma che stabilisca: “E’ nulla la notifica telematica qualora non sia inserita nel messaggio PEC la procura alle liti“. Ma una norma del genere non esiste (la procura deve esistere, ma non essere necessariamente allegata). Ebbene le sentenze dei giudici di merito sono piene di entimemi.

Altro esempio. Il giudice scrive: “Non c’è responsabilità professionale in quanto l’attore non ha provato che il comportamento imperito dell’avvocato gli abbia provocato un danno“. In questo caso la motivazione dà per presupposta l’esistenza di questa norma: “Affinchè possa sussistere responsabilità professionale dell’avvocato è necessario che la condotta imperita abbia provocato un danno“.

Pertanto, è fondamentale l’individuazione di tutti i sillogismi, anche quelli di grado inferiore, quelli cioè utilizzati per arrivare alla formulazione della premessa minore. Per giungere, ad esempio, alla affermazione dell’esistenza di una caduta del pedone imputabile al Comune, il giudice deve aver affrontato e risolto tutta una serie di problemi che implicano l’esame di prove e la formulazione di inferenze induttive e deduttive.

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Avvocato, blogger, relatore in convegni e seminari. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate cartacee e delle seguenti monografie: Le insidie e i trabocchetti della fase di trattazione del processo civile di cognizione. Manuale di sopravvivenza per l’avvocato, Lexform Editore, 2009; Le trappole nel processo civile, 2010, Giuffrè; L’onere di contestazione nel processo civile, Lexform Editore, 2010; L’appello civile. Vademecum, 2011, Giuffrè; Gli strumenti per contestare la ctu, Giuffrè, 2013; Come affrontare il ricorso per cassazione civile, www.youcanprint.it, 2020.

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2 commenti:

  1. Malluzzo Luigi Maria

    sarebbe interessante un formulario con i singoli casi per l’appello

  2. Lica

    Buongiorno,
    Mi ha colpito la frase ” ciò non accade mai”.
    Speriamo.
    Io ho una domanda giudiziale dimostrata da registrazioni fonografiche non disconosciute e quindi piene prove, per cui avrei vinto.



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