La gestione del tempo nello studio legale (parte 2)

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II

IL PIU’ GRANDE NEMICO

Devo avvertirti. C’è un nemico che farà di tutto per impedirti di applicare i principi di questo libro; un osso davvero duro; uno che non ti lascerà cambiare le cose facilmente.

Ti stai chiedendo chi è, naturalmente. No, non è il tuo socio, la tua segretaria, il tuo partner. E’ una persona che tu conosci molto bene, meglio di chiunque altro. Proprio così, quella persona sei tu.

Tu sei il tuo più grande nemico!!! Tu farai di tutto per sabotarti, bloccarti, disincentivarti e sai perché? Perché cambiare è difficile. E’ molto difficile. E più passano gli anni, meno probabilità ci sono di cambiare. Questo perché con gli anni si rafforzano le nostre convinzioni. Sono le convinzioni, infatti, a generare i nostri comportamenti. Ogni azione nasce da una convinzione. Che cos’è una convinzione? Una convinzione è semplicemente una sensazione di certezza riguardo qualcosa. Il dramma delle convinzioni è che spesso non siamo consapevoli di averne e nemmeno sappiamo come si sono formate. Niente di male se queste convinzioni sono potenzianti; i guai iniziano con le convinzioni depotenzianti. Le convinzioni depotenzianti sono quelle credenze che limitano la nostra potenzialità di espanderci. Pensa ad esempio a tutte le convinzioni che iniziano con la locuzione “io non sono bravo a …..”, oppure “io non sono portato a ….”. Oppure pensa alle etichette: “Io sono fatto in questo modo “Io non sono un tipo puntuale”, “Io sono un procrastinatore”, “Io sono disordinato per natura”.

Come comprenderai, avere un sistema di convinzioni così radicato rende particolarmente difficile operare un cambiamento, per la semplice ragione che siamo noi stessi ad opporci al cambiamento.

Quello che devi sapere delle convinzioni è che esse non sono altro che … delle convinzioni. Come si sono venute, così se ne possono andare. Tuttavia, più queste convinzioni sono radicate, più è difficile sostituirle con altre più potenzianti. Come?

Anzitutto esamina la tua convinzione. Poniamo il caso che tu sia convinto del fatto che sei “un procrastinatore di natura”, uno che ce l’ha nel sangue rimandare. Che è fatto così.

Se io ti dicessi : “Guarda, hai la possibilità di trascorrere una notte con Belen (leggasi Gabriel Garko per le donne) l’unica condizione è che tu faccia subito la prenotazione dell’albergo”. Lo faresti, o rimanderesti?

Immagino che prenoteresti immediatamente. Perché? Semplice: perché hai un motivo forte.

Ritorneremo in seguito sulla motivazione. Per ora ti basti riflettere sul fatto che tutte le etichette sono sbagliate, per la semplice ragione che noi non siamo sempre disordinati, sempre pigri, sempre procrastinatori. Lo siamo quando non abbiamo un motivo forte che ci spinge ad agire diversamente.

Un altro sistema per sradicare una convinzione è agire sulle leve. Noi tutti ci muoviamo in base a due leve fondamentali: piacere e dolore. Agiamo, cioè, per avere piacere o per non provare dolore. Alcune persone si motivano più pensando ai benefici che potranno ottenere in futuro adottando un determinato comportamento. Altri si motivano pensando alle conseguenze negative.

Devi dunque scoprire qual è la tua leva motivazionale nelle varie situazioni. Ti faccio un esempio. In genere la maggior parte degli avvocati trova noioso fare il controllo regolare di tutte le pratiche, per verificare che nulla sia stato dimenticato. Così spesso rimandano. Se sei motivato dalla leva del dolore, prova a pensare alle conseguenze nefaste che ti potrebbero capitare se dimenticassi di interrompere la prescrizione in un sinistro con gravi lesioni, ovvero se dimenticassi di depositare una memoria entro un termine perentorio.

Prova a dedicare qualche minuto immaginando una situazione simile e vedi come corri a controllare le pratiche. Spero non ti sia già capitato.

Il messaggio di questo capitolo è chiaro: non limitare te stesso, le tue potenzialità, le tue capacità. Puoi essere ciò che vuoi, purché tu lo voglia.

A domani!


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Avvocato, blogger, relatore in convegni e seminari. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate cartacee e delle seguenti monografie: Le insidie e i trabocchetti della fase di trattazione del processo civile di cognizione. Manuale di sopravvivenza per l’avvocato, Lexform Editore, 2009; Le trappole nel processo civile, 2010, Giuffrè; L’onere di contestazione nel processo civile, Lexform Editore, 2010; L’appello civile. Vademecum, 2011, Giuffrè; Gli strumenti per contestare la ctu, Giuffrè, 2013; Come affrontare il ricorso per cassazione civile, www.youcanprint.it, 2020.

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