
– l’opposizione a sanzioni amministrative
– privacy
– controversie agrarie
– protesti
Vengono ricondotti al rito sommario di cognizione i riti di parte speciale afferenti:
– professioni
– spese di giustizia
– immigrazione
– trattamento sanitario obbligatorio
– materia elettorale
– intercettazioni
– discriminazioni
– espropriazioni
– provvedimenti sanitari
Vengono ricondotti al rito ordinario di cognizione i riti c.d. speciali che si occupano di:
– attribuzione di sesso
– entrate patrimoniali dello Stato e altri enti pubblici
– usi civici.
Nel procedere ad accorpamento, tuttavia, sono stati costruiti – di fatto – nuovi riti (impuri), nascenti dalla combinazione di più norme. Di qui la necessità di un commentario, organico e per articoli, a tutta la novella. Il provvedimento è destinato a costituire un punto di riferimento fondamentale per tutti gli operatori del diritto e risponde all’esigenza di accelerare il sistema giudiziario civile ed evitare ulteriori condanne della Corte di Giustizia Europea per la violazione del termine di ragionevole durata del processo.
Le norme del decreto si applicano ai procedimenti instaurati successivamente alla data di entrata in vigore dello stesso. Il regime transitorio, infatti prevede che i nuovi modelli di procedura civile non saranno comunque applicati ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del decreto.

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