Come si contesta una ctu: una possibile introduzione.

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«Non c’è bisogno di avvertire che il successo della perizia dipende, prima di tutto e sopra tutto, dalla scelta del perito, alla quale non di rado i giudici procedono senza ponderazione, piuttosto con il criterio di procurare una occasione di guadagno a dei postulanti che con quello di mettere “the right man on the right place”».

Francesco Carnelutti

*Estratto dall’ebook “Come si contesta una ctu” scritto dall’Avv. Mirco Minardi on line su www.lexformazione.it.

L’oggetto di questo saggio riguarda la consulenza tecnica d’ufficio. Non affronteremo però l’argomento sotto il profilo, per così dire, statico, bensì sotto quello dinamico. Analizzeremo cioè la fase dello svolgimento della consulenza, concentrandoci sui doveri, sui poteri e sui limiti del consulente. Vedremo poi in quali casi e con quali forme è possibile contestare le risultanze della consulenza tecnica.

È inutile sottolineare quale importanza abbia la consulenza tecnica nel processo civile, specie in un mondo, quale è quello di oggi, dominato dalla tecnica. Pur non disponendo di statistiche, dagli operatori del diritto e in specie dagli avvocati è percepito che raramente il giudice si discosta dalle conclusioni formulate dal tecnico da lui nominato. Crediamo, pur senza poterlo provare, che si tratti di una percezione esatta. Eppure, il modo in cui oggi (ma forse da sempre) viene prima iscritto, poi nominato, quindi valutato un tecnico, pone seri dubbi sulla maggiore attendibilità della consulenza tecnica d’ufficio.

Secondo le intenzioni del legislatore del ’40, infatti, il ctu non è un tecnico qualsiasi, ma un soggetto dotato di “speciale competenza tecnica in una determinata materia”, che viene vagliata da un apposito comitato all’atto della sua richiesta di iscrizione. Egli dunque non è una normale geometra, ma un geometra che ha una preparazione che si pone al di sopra dei “normali” geometri. Non è un medico legale qualunque, ma un medico legale particolarmente preparato.

Già questo basta per comprendere come ciò non corrisponda al mondo reale. L’indagine in fase di iscrizione è assai blanda, limitandosi il comitato presieduto dal Presidente del Tribunale a valutare il più delle volte sic et simpliciter i titoli. Dunque il laureato in ingegneria sarà senz’altro iscritto nell’albo nella sezione ingegneri. La sua “speciale competenza tecnica” viene di fatto considerata in re ipsa. E chiunque frequenti abitualmente le aule di tribunali sa bene quanta mediocrità c’è in molti consulenti, incapaci sinanche di stilare un processo verbale.

Un secondo elemento di criticità è dato dai motivi ricusazione, troppo rigidi e poco aderenti alla realtà. I ctu sono assai spesso anche ctp e di rado si riflette su quanta poca serenità di giudizio possa avere, ad esempio, un medico legale nominato ctu in una causa in cui l’attore è difeso da un avvocato c.d. parafanghista che gli “invii” regolarmente i propri clienti.

Un terzo elemento di criticità è dato dallo svolgimento in concreto della consulenza. Giudice e ctu sembrano vivere in mondi diversi. Si incontrano fugacemente una sola volta al momento del giuramento (al massimo due, in caso di chiarimenti). Il loro rapporto è cartolare. Il giudice scrive i quesiti e il ctu gli risponde con uno scritto. Non solo. Il momento in cui il giudice leggerà la relazione sarà assai lontano rispetto a quello in cui si sono svolte le operazioni; allora il ctu avrà presumibilmente gettato i suoi appunti e perso nell’oblio della memoria i propri ricordi, rendendo inutile una sua chiamata prima della deliberazione.

Eppure nella relazione al Re si scrisse che “la cooperazione meglio disciplinata del consulente tecnico permetterà al giudice di avere in ogni momento accanto a sé il prezioso sussidio della scienza e dell’esperienza”. Al contrario, nella realtà, il giudice – ben lieto di sgravarsi di un compito non giuridico – si riduce spesso ad essere un trascrittore di conclusioni da altri formulate e nei processi aventi ad oggetto il risarcimento del danno alla persona un traduttore in moneta del punteggio calcolato dal medico legale.

Il monito del Maestro Francesco Carnelutti, pertanto, pur essendo stato formulato più di ottanta anni fa nel suo Sistema di diritto processuale, è più attuale che mai: ponderazione, giudici! Ponderazione!*


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Avvocato, blogger, relatore in convegni e seminari. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate cartacee e delle seguenti monografie: Le insidie e i trabocchetti della fase di trattazione del processo civile di cognizione. Manuale di sopravvivenza per l’avvocato, Lexform Editore, 2009; Le trappole nel processo civile, 2010, Giuffrè; L’onere di contestazione nel processo civile, Lexform Editore, 2010; L’appello civile. Vademecum, 2011, Giuffrè; Gli strumenti per contestare la ctu, Giuffrè, 2013; Come affrontare il ricorso per cassazione civile, www.youcanprint.it, 2020.

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6 commenti:

  1. Maria Saiu

    Buongiorno Avv .arrivo subito al punto.vorrei se possibile poter contestare una CTU,peraltro richiesta da me,perché secondo me é pregiudizievole, in quanto la CTU,nominata dal giudice,ha tratto le sue conclusioni basandosi su dei racconti distorti,non esatti,raccontati da mia figlia 17enne e suo papà,esattamente dice che io ho non ho le capacità genitoriali dal momento che 28 anni fà ho avuto un divorzio con affido e patria potestà congiunti ,ma locazione presso il padre.Con l’attuale marito ho due gemellini di 9 anni ,mi batto per loro,poichè la figlia maggiore ha deciso di stare con il papà.La ringrazio infinitamente.

  2. Ross

    BUONGIORNO AVV.
    A CAUSA DI UNA CTU VELOCE ED INCOMPLETA PIENA DI IRRITUALITAE ANOMALIE POTREI PERDERE L’AFFIDO DI MIO FIGLIO 6 ANNI. AVREI BISOGNO DI SAPERE SE UN ESPOSTO O UNA DENUNCIA X ACQUISIZIONE IRRITUALE DI ATTI.ESTERNI AL FASCICOLO ACQUOSITI DURANTE LA CTU (DICIAMO SOTTOBANCO)POTREBBE INFICIARE LA STESSA. GRAZIE. ATTENDO SUO RISCONTRO

  3. Savino

    Mia figlia oggi 3 anni nel maggio 2015 affronta visita di revisione ,mi viene riconcesso legge 104 art 3 comma3 ,ma per non so quale motivo mi tolgono accompagnamento ma mi danno indennità di frequenza, abbaglio totale della commissione, mia figlia trapiantata di fegato con tutte le problematiche che gravitano intorno al momento della revisione eravamo in corso delle uniche vaccinazioni previste e poi non aveva età per qualsivoglia iscrizione…..ma non avrei mandato mia figlia al patibolo perché chi è genitore sa che ai nido e asilo si inglobano i virus e con mia figlia scoperta da anticorpi sarebbe stato un invito a nozze per i batteri, per lo più prende farmaci salva vita o antirigetto, insomma il CTU non ha degnato nemmeno uno sguardo mia figlia ne ci ha chiesto dettagli era preso e stufato dai suoi problemi.insomma esito negativo niente accompagnamento. Si vede che è un esperto in materia.

  4. Marco

    Buongiorno avvocato, è possibile che sono stato sottoposto a perizia da un CTU che svolge la sua professione in privato tutto l’anno INSIEME al CTP nominato dalla controparte?



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