PEC: le nuove regole tecniche, ma non tecniche

E’ interessante osservare che le supposte (lemma qui usato sia come aggettivo che come sostantivo) regole tecniche, sono in realtà un “principio di regole tecniche”, posto che, se non ho letto male, in nessun punto del provvedimento si spiegano quali siano “i processi e strumenti che assicurino la corrispondenza del contenuto della copia o dell’estratto informatico alle informazioni del documento informatico di origine previo raffronto dei documenti o attraverso certificazione di processo nei casi in cui siano adottate tecniche in grado di garantire la corrispondenza del contenuto dell’originale e della copia” e come va inserito il “riferimento temporale e l’impronta di ogni copia o estratto informatico”.

Mi è stato riferito che, ad esempio, secondo le norme UNI (sapete quella specie di regole incomprensibili, scritte da ingegneri per gli ingegneri, solitamente in inglese, che non sono liberamente accessibili al pubblico, seppure vincolanti ove richiamate, in quanto vanno acquistate al prezzo del tartufo nero d’Alba) la scansione di un documento non è un processo atto a garantire la corrispondenza del contenuto dell’originale e della copia. Non chiedetemi perchè, ma pare sia così.

Pur esprimendo tutta la gratitudine e la simpatia per i bravi ed esperti Colleghi di questo gruppo che si sono messi subito al lavoro per darci delle indicazioni operative per il prossimo 11 febbraio, appare davvero singolare che una regola tecnica necessiti di precisazioni tecniche di generosi volontari che, per quanto bravi, non sono il legislatore, con tutte le conseguenze ben immaginabili.

Certo, va dato atto che il legislatore non ha avuto molto tempo in questi dieci anni per adottare un provvedimento chiaro, preciso, immediatamente operativo; gli è, però, che siamo qui a brancolare nel buio.

Di nuovo.