Procura in calce su foglio separato: Consiglio di Stato contro tutti

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C’è stato un attimo che son rimasto a bocca aperta.

Leggevo: “L’appellata oppone, a tale delimitazione dell’ammissibilità dell’indicato sistema di inserimento della procura, la circostanza che la spaziatura dell’ultima pagina di ricorso non avrebbe consentito l’apposizione della procura speciale, in quanto in essa non vi era spazio sufficiente, sottraendo, dagli 8 cm. disponibili, 1 cm. di interlinea e 2 cm. di bordo finale a piè di pagina, e tenendo conto che la procura occupava 5,7 cm”.

“Ma che roba è?” mi son detto.

Praticamente, il Consiglio di Stato dice che se c’è lo spazio in fondo alla pagina, tu non puoi spillare la procura in calce, rilasciata su foglio separato, bensì devi inserirla in calce al ricorso.

Ecco il brano in questione.

  • È accoglibile il primo motivo di appello che deduce l’inammissibilità del ricorso introduttivo dinnanzi al Tar per difetto di valida procura conforme alle previsioni dell’art. 83 cp.c., in quanto rilasciata su foglio separato dal ricorso, ad esso connesso mediante spillette, senza che ricorressero i presupposti per ricorrere a tale modalità.
  • Al riguardo va precisato che è pur vero che l’art. 83, comma 3, c.p.c., nell’attuale formulazione, stabilisce che ” la procura si considera apposta in calce anche se rilasciata su foglio separato che sia però materialmente allegato all’atto cui si riferisce”, ma tale modalità eccezionale, come già affermato dalla giurisprudenza di questa Sezione (VI, 20 luglio 2004, n. 5266), è ammissibile solo sul presupposto che non vi sia spazio sufficiente nelle pagine che costituiscono il corpo dell’atto giudiziale in senso proprio.
  • L’appellata oppone, a tale delimitazione dell’ammissibilità dell’indicato sistema di inserimento della procura, la circostanza che la spaziatura dell’ultima pagina di ricorso non avrebbe consentito l’apposizione della procura speciale, in quanto in essa non vi era spazio sufficiente, sottraendo, dagli 8 cm. disponibili, 1 cm. di interlinea e 2 cm. di bordo finale a piè di pagina, e tenendo conto che la procura occupava 5,7 cm.
  • Tali allegazioni sono da disattendere, tenuto conto che l’interlinea e lo spazio finale a piè di pagina, come pure i caratteri e le stesse spaziature della procura, nelle misure e forme allegate dall’appellata, (o in qualunque altra), non costituiscono un dato ineludibile e normativamente prescritto, essendo piuttosto un onere della parte quello di adattare la tecnica di redazione anche grafica dell’atto giudiziale in modo da rispettare le esigenze di contestualità e unitarietà poste in via primaria dall’art. 83 c.p.c.
  • Ben poteva il procuratore della parte predisporre l’atto in coordinamento con l’esigenza di inserire la procura, mediante opportuni mezzi di redazione, comunemente disponibili, per renderne compatibili spaziatura, margini e dimensione dei caratteri di scrittura rispetto allo spazio disponibile, che obiettivamente non era tale da precludere in modo assoluto né da rendere (neppure) estremamente difficile, l’inserimento della procura in calce all’atto.
  • Va poi osservato che appare altresì condivisibile quanto dedotto dall’appellante in relazione alla disponibilità della seconda facciata dell’ultimo foglio del ricorso, che nulla impediva, usando l’adeguata diligenza, di utilizzare in continuità dello spazio disponibile in calce al testo sottoscritto.
  • Infine, per completezza, va rilevato che la facciata del distinto foglio contenente la procura, nel caso in esame, come risulta dall’originale del ricorso notificato presente nel fascicolo di primo grado, risulta bensì spillata al ricorso, ma non reca alcun “timbro di ricongiunzione a tale pagina precedente”, come invece ha inesattamente dedotto in memoria la difesa dell’appellata.

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Avvocato, blogger, relatore in convegni e seminari. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate cartacee e delle seguenti monografie: Le insidie e i trabocchetti della fase di trattazione del processo civile di cognizione. Manuale di sopravvivenza per l’avvocato, Lexform Editore, 2009; Le trappole nel processo civile, 2010, Giuffrè; L’onere di contestazione nel processo civile, Lexform Editore, 2010; L’appello civile. Vademecum, 2011, Giuffrè; Gli strumenti per contestare la ctu, Giuffrè, 2013; Come affrontare il ricorso per cassazione civile, www.youcanprint.it, 2020.




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