Ricorso per cassazione. Erronea individuazione della norma violata. Conseguenze

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Nel caso deciso da Cass. 6119/2018 i ricorrenti si lamentavano del ragionamento presuntivo del giudice d’appello, il quale aveva escluso un rapporto di debito tra due società, in un giudizio di accertamento dell’obbligo del terzo.

In pratica, il creditore, al momento del pignoramento, aveva trovato nei locali della debitrice un’altra azienda (di proprietà del marito della debitrice), la quale pur non avendo negato l’esistenza del contratto di affitto aveva però contestato, nel giudizio in  seguito instaurato, che esso fosse tuttora vigente.

Il ricorrente aveva censurato in Cassazione la violazione degli articoli 1416 e 1417 c.c. in luogo dell’art. 2729 c.c. Tuttavia, la Corte ha già ripetutamente affermato che in virtù del principio iura novit curia l’erronea individuazione, da parte del ricorrente per cassazione, della norma che si assume violata resta senza conseguenze, quando dalla descrizione del vizio che si ascrive alla sentenza impugnata possa inequivocabilmente risalirsi alla norma stessa, ferma restando ovviamente l’immutabilità dei fatti posti a fondamento della domanda (così, ex aliis, Sez. 3, Sentenza n. 4439 del 25/02/2014).

Del resto, così come l’art. 384, comma secondo, c.p.c., consente alla Corte di lasciare ferma la sentenza impugnata quando la decisione sia conforme a diritto, ma di correggerne le motivazioni se giuridicamente erronee, allo stesso modo deve ritenersi consentito alla Corte di cassazione “ritenere fondata la questione sollevata dal ricorso, per una ragione giuridica diversa da quella specificamente indicata dalla parte e individuata d’ufficio”, col rispetto di soli due limiti:

(a) che restino immutati i fatti accertati nelle fasi di merito;

(b) che restino immutate le domande come proposte nelle fasi di merito (così, testualmente, Sez. 3, Sentenza n. 19132 del 29/09/2005).

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Avvocato, blogger, relatore in convegni e seminari. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate cartacee e delle seguenti monografie: Le insidie e i trabocchetti della fase di trattazione del processo civile di cognizione. Manuale di sopravvivenza per l’avvocato, Lexform Editore, 2009; Le trappole nel processo civile, 2010, Giuffrè; L’onere di contestazione nel processo civile, Lexform Editore, 2010; L’appello civile. Vademecum, 2011, Giuffrè; Gli strumenti per contestare la ctu, Giuffrè, 2013; Come affrontare il ricorso per cassazione civile, www.youcanprint.it, 2020.

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2 commenti:

  1. Malluzzo Luigi Maria

    sarebbe interessante un formulario con i singoli casi per l’appello

  2. Lica

    Buongiorno,
    Mi ha colpito la frase ” ciò non accade mai”.
    Speriamo.
    Io ho una domanda giudiziale dimostrata da registrazioni fonografiche non disconosciute e quindi piene prove, per cui avrei vinto.



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