Nell’ottica dello scambio e della condivisione vi sottopongo i quesiti che utilizzo allorquando tratto questioni di responsabilità medica.
In questo caso si tratta di un danno subito da un minore a seguito di una operazione.
CHIEDE
Che l’Ill.mo Presidente voglia disporre un accertamento tecnico preventivo sul minore ….. e per l’effetto nominare un CTU, medico legale, affinchè previo esame degli atti e della documentazione medica e previa visita del minore:
a) Descriva le condizioni attuali di salute del minore, con particolare riferimento al danno a carico dell’avambraccio sx e a turbe della simmetria nella statica e dinamica, descrivendo l’infortunio subito in data 14/09/2007 ed i trattamenti medici praticati;
b) Stabilisca se i postumi evidenziati siano in rapporto causale, secondo i criteri medico-legali di giudizio, con i fatti allegati in narrativa;
c) Dica, in particolare, se i trattamenti medici effettuati sul minore siano stati dettati da diligenza, prudenza e perizia e comunque se le metodiche impiegate siano state adeguate e comunque consigliate dalla scienza medica in base alla diagnosi formulata; in particolare, dica se tutti gli accorgimenti chirurgo-ortopedici, attualmente a disposizione, per evitare il danno attuale, siano stati osservati;
d) Indichi il grado di percentuale di invalidità permanente precisandone i criteri di determinazione o il metodo eseguito;
e) Dica se i postumi siano suscettibili di miglioramento mediante terapie o interventi, precisandone costo, natura e difficoltà; in tal caso stabilisca la eventuale teorica riduzione in termini percentuale del grado di invalidità permanente;
f) Dica se i postumi potranno avere ripercussioni in futuro in termini di difetti nella simmetria della crescita e/o di problematiche odontostomatologiche (di tipo malocclusivo o comunque disfunzionale temporo-mandibolare);
g) Dica se i postumi potranno impedire o limitare lo svolgimento di attività lavorative future;
h) Valuti la congruità e la necessità delle spese sanitarie sostenute; determini le spese future ritenute necessarie.

Sub d: La valutazione del “quantum” riferita alla cosiddetta inabilità permanente è ormai obsoleta; è bene sostituirvi il riferimento al danno biologico permanente, meglio se personalizzato