L’ingiusto processo, in nome del “giusto” processo

Avatar photo

Dice la Corte di Cassazione nella sua annuale relazione sulle più significative decisioni civili, che in nome del “giusto processo” sono state reinterpretate molte norme del codice di procedura. Questa è una di quelle.

Tizio ricorre in Cassazione. Notifica il ricorso alla parta intimata, ma la cartolina non ritorna e parte intimata non si costituisce. Arriva il giorno dell’udienza e il difensore di Tizio, sicuro della giurisprudenza della Corte, chiede un rinvio per produrre la cartolina.

– No – dice la Corte – non si può più. Dovevi chiedere la rimessione in termini dimostrando di avere fatto istanza per ottenere un duplicato. Questo è il giusto processo! – dice la Corte – Non possiamo perdere tempo per colpa tua.

– E tutto quello che c’è stato prima?

– Non conta niente – dice la Corte.

– Ma io ho agito in base ad un orientamento di legittimità!

– Non ci interessa – ribadisce la draconiana Corte. – Questo è il giusto processo! – esclama la Corte.

Ma a ficcar lo viso a fondo, di giusto c’è solo il nome.


Share
Avatar photo

Avvocato, blogger, relatore in convegni e seminari. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate cartacee e delle seguenti monografie: Le insidie e i trabocchetti della fase di trattazione del processo civile di cognizione. Manuale di sopravvivenza per l’avvocato, Lexform Editore, 2009; Le trappole nel processo civile, 2010, Giuffrè; L’onere di contestazione nel processo civile, Lexform Editore, 2010; L’appello civile. Vademecum, 2011, Giuffrè; Gli strumenti per contestare la ctu, Giuffrè, 2013; Come affrontare il ricorso per cassazione civile, www.youcanprint.it, 2020.


Un commento:

  1. Sabatino Rainone

    Mi preme mettere in evidenza che il nome del “giusto processo” viene spesso invocato per salvaguardare soltanto il principio della ragionevole durata del processo.
    Certo tale principio è sacrosanto.
    Ma tale invocazione non può esaurire l’applicazione dei principi del “giusto processo regolato dalla legge”.
    Importantissimi sono i principi (racchiusi nei commi 1 e 2 dell’art. 111 Cost.) di: effettività della tutela giurisdizionale; diritto di accesso ad un Tribunale; principio di legalità e riserva di legge nella regolazione delle norme processuali; determinatezza e tassatività delle previsioni riguardanti preclusioni processuali e termini a difesa; strumentalità delle forme, proporzionalità, adeguatezza, ragionevolezza ed equità delle prescrizioni processuali e “scopo legittimo” delle stesse; simmetria delle occasioni processuali; uguaglianza delle armi; parità delle parti; bilanciamento degli interessi in gioco; effettività del contraddittorio.
    Ritengo che nel bilanciamento di tutti questi principi del giusto processo, la Corte abbia privilegiato quello
    della ragionevole durata, mortificando tutti gli altri che, a mio parere, sono ben più importanti perchè garantiscono un processo di qualità, non solo veloce.
    Mi auguro, infine, che la scelta della Corte non sia stata fatta esclusivamente in un’ottica di deflazione dei processi.
    Sarebbe la fine della fine.
    avv. Sabatino Rainone



Lascia un commento

  • (will not be published)

XHTML: Puoi usare questi tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*