Le associazioni dei consumatori e la sospensione feriale dei termini

Avatar photo

minardi_mirco_088_edited.JPGSecondo una nota associazione dei consumatori la sospensione feriale dei termini è “un’assurdità“. Propone pertanto di abolirla.

Bene. Perfetto.

Quando i consumatori iscritti a questa associazione, comodamente sdraiati al mare, al ritorno delle vacanze scopriranno che è stato loro notificato un provvedimento, ma a causa della loro assenza sono spirati i termini per l’impugnazione, a chi si rivolgeranno?

La risposta è semplice.

All’associazione, la quale spiegherà loro che è assurdo sospendere i termini durante le vacanze.

Affermare che l’eliminazione della sospensione feriale dei termini possa giovare alla riduzione dei tempi della giustizia è una affermazione talmente superficiale, che non merita di essere nemmeno commentata, per la semplice ragione che i magistrati continueranno a prendere le ferie.

Gli unici a rimetterci saranno le parti e i loro difensori.

Ma questo è troppo complicato per essere capito dalle associazioni dei consumatori.

L’importante è farsi sentire.


Share
Avatar photo

Avvocato, blogger, relatore in convegni e seminari. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate cartacee e delle seguenti monografie: Le insidie e i trabocchetti della fase di trattazione del processo civile di cognizione. Manuale di sopravvivenza per l’avvocato, Lexform Editore, 2009; Le trappole nel processo civile, 2010, Giuffrè; L’onere di contestazione nel processo civile, Lexform Editore, 2010; L’appello civile. Vademecum, 2011, Giuffrè; Gli strumenti per contestare la ctu, Giuffrè, 2013; Come affrontare il ricorso per cassazione civile, www.youcanprint.it, 2020.




Lascia un commento

  • (will not be published)

XHTML: Puoi usare questi tags: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*