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Talvolta il giudice di appello non si pronuncia su una domanda. Un errore commesso di frequente dal ricorrente in Cassazione è quello di formulare male il motivo di impugnazione.
Vediamo perchè.
Anzitutto si tratta di un error in procedendo, per cui va fatto valere ex art. 360 n. 3 c.p.c.
L’errore classico è quello di richiamare l’atto di appello, dimenticandosi di allegare e dimostrare che la domanda era stata ritualmente sollevata in primo grado.
Pertanto, la corretta formulazione del motivo è questa:
a) allegare come e dove fu introdotta la domanda in primo grado;
b) allegare come il giudice di primo grado si pronunciò sulla domanda;
c) allegare come fu censurata la sentenza di primo grado sul punto;
d) allegare l’omessa pronuncia della Corte
In mancanza il motivo sarà dichiarato inammissibile come in Cass. 3036/2018
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Buongiorno,
Mi ha colpito la frase ” ciò non accade mai”.
Speriamo.
Io ho una domanda giudiziale dimostrata da registrazioni fonografiche non disconosciute e quindi piene prove, per cui avrei vinto.