DALL’ABUSO DEL PROCESSO ALL’ABUSO DEL SISTEMA GIUSTIZIA
Giappichelli Editore, 2013 – pp. XXXVIII-162 – € 24,00 – ISBN 978-88-348-3886-0
Prefazione (G. Cosi). – Prefazione (R. Caponi). – Introduzione. – I. La ricostruzione delle ipotesi di abuso del processo nella dottrina processualcivilistica e nella giurisprudenza. – II. Le disposizioni a tutela del giusto processo nel codice di rito. – III. Deontologia e abuso del processo. – IV. La responsabilità dell’avvocato. – V. Processo e mediazione. – Conclusioni. – Indice alfabetico degli autori.
Il lavoro di Giuliana Romualdi prende spunto dalla nota sentenza delle S. U. della Cassazione n. 23726 del 15 novembre 2007. In quanto attuato nel processo, il frazionamento giudiziario del credito unico dal punto di vista sostanziale, si trasforma automaticamente in un abuso dello strumento processuale. Il che produce un danno non solo alla controparte, ma all’intero sistema di amministrazione della giustizia, in termini di tempo e di spreco delle risorse. Le sanzioni predisposte dall’ordinamento si sono dimostrate ad oggi inadeguate. Verosimilmente, la causa è da ricercarsi nel soggetto che viene colpito dalla sanzione: la parte che agisce o resiste in giudizio, dalla quale però non può esigersi alcuna valutazione sull’utilità e fondatezza delle scelte processuali. Tali valutazioni competono, invece, all’avvocato. Di qui, la necessità di ricostruire una responsabilità del professionista legale che si fondi sulle disposizioni del Codice deontologico forense, rilette alla luce della funzione sociale riconosciuta oggi all’avvocato anche dalla nuova legge professionale (legge 31 dicembre 2012, n. 247).

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