“L’eccezione nel processo civile”. Audio-ebook presto on line!

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01 Introduzione

02 Cosa si intende per eccezione


L’ECCEZIONE NEL PROCESSO CIVILE

(Scritto e letto dall’Avv. Mirco Minardi)

SOMMARIO

1. INTRODUZIONE
2. CHE COSA SI INTENDE PER «ECCEZIONE»?
3. ECCEZIONI IN SENSO IMPROPRIO O MERE DIFESE.
4. LE ECCEZIONI «IN SENSO PROPRIO».
5. LA DISCIPLINA PROCESSUALE DELLE ECCEZIONI «IN SENSO PROPRIO» E «IN SENSO STRETTO»
6. LA FORMA DELL’ECCEZIONE
7. LE CONDIZIONI PER IL RILIEVO DELLE ECCEZIONI «IN SENSO LATO»
8. LA PROVA DELLE ECCEZIONI.
9. CONCLUSIONI

1. Introduzione

L’eccezione è un tema fondamentale del diritto processuale civile, tanto fondamentale quanto non sufficientemente conosciuto da noi avvocati. D’altronde, i manuali istituzionali dedicano all’eccezione poche pagine che si limitano a tracciarne i contorni senza alcuna pretesa di completezza. Dopo di che, si sa, occasioni per studi organici e sistematici del diritto processuale civile di solito non ce ne sono, anche perché è risaputo che dal candidato che si presenta all’esame orale di avvocato non si pretende una preparazione superiore a quella fornita da un manuale istituzionale.

Iniziata la professione, poi, l’approfondimento (quando avviene) è a spot, per singoli argomenti e, non di rado, quando è ormai troppo tardi …
Eppure l’eccezione rappresenta il «pane quotidiano» degli avvocati; non è possibile svolgere la difesa in modo perito se non si conosce in maniera approfondita il thema de quo.

Ho quindi scritto questo ebook per coloro che di fronte alle seguenti domande non sanno rispondere con sicurezza:

  • Qual è la differenza tra «mera difesa», eccezione «in senso proprio», eccezione «in senso stretto» e eccezione «in senso lato»?
  • Come va formulata la «mera difesa»?
  • Ci sono dei termini oltre i quali non è più possibile articolare una «mera difesa»?
  • Come si fa a distinguere una eccezione «in senso stretto» da una eccezione «in senso lato»?
  • È consentito formulare eccezioni «in senso stretto» in forma implicita?
  • Fino a quale momento è consentito proporre eccezioni «in senso stretto» nel processo civile di cognizione?
  • Le «eccezioni in senso lato» ricevono tutte la stessa disciplina?
  • Può il giudice rilevare una eccezione «in senso lato» per tutto il corso del processo?
  • Può il giudice rilevare una eccezione «in senso lato» se il fatto risulta acquisito ma non allegato in giudizio?

Ritengo che nessun avvocato dovrebbe assumere la difesa in una causa qualora non fosse in grado di rispondere anche ad una sola di queste domande, perché, come tutti sanno, basta un solo errore per vincere o perdere il giudizio.


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Avvocato, blogger, relatore in convegni e seminari. Autore di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate cartacee e delle seguenti monografie: Le insidie e i trabocchetti della fase di trattazione del processo civile di cognizione. Manuale di sopravvivenza per l’avvocato, Lexform Editore, 2009; Le trappole nel processo civile, 2010, Giuffrè; L’onere di contestazione nel processo civile, Lexform Editore, 2010; L’appello civile. Vademecum, 2011, Giuffrè; Gli strumenti per contestare la ctu, Giuffrè, 2013; Come affrontare il ricorso per cassazione civile, www.youcanprint.it, 2020.

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